Dopo la prima metà dell’anno, si conferma uno scenario su doppio binario già evidenziato nei primi tre mesi del 2010. Permangono, da un lato, i segnali di stagnazione dell’economia consolidatisi a partire dal 2008, con un conseguente incremento notevole dell’operatività di Cofidi Veneziano - passata dagli 83 milioni di euro del primo semestre 2009 ai 94,2 milioni del periodo gennaio-giugno 2010 (+13,41% di volumi) -, dovuta alla crescente richiesta di credito garantito da parte delle imprese. Dall’altro, però, emerge la seppur timida ripresa degli investimenti da parte delle aziende già manifestatasi nel primo trimestre dell’anno in corso: rispetto al primo semestre 2009, infatti, si evidenzia una risalita delle richieste di prestiti per investimenti (24,85 milioni di euro contro 18 milioni di euro), a conferma di situazioni di crescente fiducia. Inoltre diminuiscono i prestiti per liquidità (-3,04%).
Nel primo trimestre 2010 Cofidi Veneziano - la struttura di garanzia del credito più importante nella provincia di Venezia, con quasi 9250 aziende associate – si conferma una delle realtà tra le più dinamiche e in grado di mantenere performance qualitativamente soddisfacenti.
In apertura di anno, si dipana un doppio scenario. Vengono infatti confermati i segnali di stagnazione dell’economia consolidatisi a partire dal 2008, con un conseguente incremento notevole dell’operatività di Cofidi Veneziano - passata dai 39.684.110 euro del primo trimestre 2009 ai 50.557.950 del periodo gennaio-marzo 2010 (+27,40% di volumi) - vista la crescente richiesta di credito garantito da parte delle imprese. D’altro canto, però, si delinea, dopo molto tempo, una timida ripresa degli investimenti da parte delle aziende: rispetto al primo trimestre 2009 si evidenzia una risalita delle richieste di prestiti per investimenti (16,24 milioni di euro contro 9,1 milioni di euro), a conferma di situazioni di crescente fiducia. Inoltre diminuiscono i prestiti per liquidità (-3,15%).
In chiusura di anno, vengono confermati i segnali di stagnazione consolidatisi a partire dal 2008: uno status quo che ha incrementato l’operatività di Cofidi Veneziano, vista la crescente richiesta di credito garantito da parte delle imprese.
Il 2009 nel suo complesso conferma inoltre quell’accelerazione già rilevata nel primo periodo dell’anno: sono state infatti deliberate operazioni per quasi 172,1 milioni (a fronte dei 146,2 dello stesso periodo del 2008) con un incremento dei volumi del 17,73%.
Si avvicina la scadenza per l’elezione del nuovo Governatore del Veneto e dal mondo artigiano veneziano arriva un appello ai candidati per “una collaborazione ancora più forte per
sottrarre le nostre aziende ai meandri della crisi economica”. Un segnale forte viene da Antonio Sartorello, presidente di Cofidi Veneziano (la struttura di garanzia più importante della provincia, con quasi 9200 aziende associate).
Analizzando i dati del report sui primi nove mesi del 2009 della struttura di garanzia fidi, il presidente sottolinea l’aumento delle posizioni a rischio tra le PMI e il ruolo sempre più determinante dei confidi.
Anche dopo il terzo trimestre del 2009 Cofidi Veneziano - la struttura di garanzia più importante nella provincia di Venezia, con 9091 aziende associate – si conferma una delle realtà tra le più dinamiche e in grado di mantenere performance qualitativamente soddisfacenti.
Confermati i segnali di stagnazione rilevati negli ultimi 21 mesi spinti dalla crisi dei mercati mondiali: uno status quo che ha incrementato l’operatività di Cofidi Veneziano, vista la crescente richiesta di credito da parte delle imprese.
Il periodo gennaio-settembre 2009 conferma inoltre quell’accelerazione già rilevata nel primo semestre: sono state infatti deliberate operazioni per quasi 128,4 milioni (a fronte dei 95 dello stesso periodo 2008) con un incremento dei volumi del 35,19%.
Nel commento del presidente Antonio Sartorello si sottolinea l’evidente ricaduta della congiuntura difficile sulle PMI, ma si conferma l’impegno attivo di Cofidi Veneziano come “ombrello” di protezione e “timoniere” per le Pmi nella burrasca della crisi.
Nonostante i segnali di stagnazione - presentatisi già nel 2007 – siano sfociati oggi in una crisi dei mercati mondiali che non sembra conoscere battute d’arresto, emerge un forte dinamismo dell’operatività di Cofidi Veneziano: crescono le pratiche accolte (+13,07%) rispetto al periodo gennaio-marzo 2008, come risulta in aumento l’importo medio deliberato: un dato che conferma la pressante necessità delle aziende di ottenere prestiti per liquidità, anche a costo di forti indebitamenti, e la risposta immediata di sostegno fornita da Cofidi Veneziano.
Il ruolo di Cofidi Veneziano si rafforza nell’attuale momento di crisi dell’economia, che vede gli istituti bancari indirizzare un numero crescente di aziende verso i confidi “virtuosi” (con un rating adeguato), perché solo grazie al loro intervento di garanzia le banche sono in grado di erogare prestiti alle Pmi.
Il dati relativi ai primi nove mesi del 2008, se raffrontati con quelli dello stesso periodo del 2007, sanciscono senza ombra di dubbio la situazione negativa emersa nel primo trimestre 2008, derivata da segnali di stagnazione presentatisi nel 2007 e dalla crisi in atto sui mercati mondiali. Nonostante questo, la flessione registrata da Cofidi Veneziano – che emerge da un’analisi accurata effettuata con metodologie di controllo finanziario avanzate - è in linea con le performance registrate da altre strutture di garanzia venete e italiane.
