Credito diretto di piccolo importo
Gli scorsi 24, 25 e 26 settembre a Castiglione della Pescaia si è tenuto la sessione della Convention Fedart Fidi. Qui l'intervento del Vice Direttore di Cofidi Mauro Anese.
L’erogazione di credito di piccolo importo da parte dei Confidi risulta efficace se le mPI trovano risposte a specifici bisogni che le banche non sono più in grado di soddisfare completamente, anche per la scarsa convenienza. Esso dovrebbe pertanto mirare al contenimento dei costi, a tempistiche rapide, alla semplicità nell’accesso, a un prodotto generalista sempre meno disponibile da parte delle banche, alla presenza capillare del Confidi sul territorio. Si dovrebbe pertanto configurare un mutuo chirografario di importo contenuto (intorno ai 20-30 mila euro massimo), della durata di 3-5 anni, concesso a imprese già socie del Confidi. L’operatività potrà avvenire secondo tre modalità distinte: in credito diretto, credito a plafond e full outsourcing e su questo potrebbe risultare decisivo l’intervento con provvista proveniente dalla nuova programmazione U.E. 2014-2020.
Le strutture interessate ad entrare in questo segmento di mercato dovrebbero procedere a una attenta analisi delle opportunità e dei rischi. Il credito di piccolo importo può apportare benefici ai Confidi se viene gestito in via sussidiaria rispetto alla concessione della garanzia e a costi marginali, sfruttando la capacità produttiva rimasta inutilizzata a seguito della contrazione dei volumi operativi. A tali condizioni può potenziare la percezione del Confidi come partner dell’impresa, contribuire al suo equilibrio economico e rafforzarne il ruolo nei confronti delle banche. Né, d’altra parte, vanno sottovalutati i rischi, connessi a una competizione impropria con il sistema bancario e all’assunzione di profili di rischio che non sono tipici dei Confidi.
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